Vegetecture è un esperimento che riguarda arredamento e natura , fuse nelle architetture naturali che ho voluto immaginare e comporre in questa vera e propria installazione che abbiamo creato nell’estate del 2014 a Montebabbio.
Tutto è nato da una domanda che mi sono posto in un afoso pomeriggio modenese: cosa unisce gli oggetti del nostro quotidiano, i loro diversi materiali, colori, suoni?
La risposta è arrivata come un lampo: la natura. La composizione di spazi nella natura: architettura naturale.
Per me è stata un’esperienza che vorrei definire “Zen” , attraverso e oltre la pace e la pulizia totale di un foglio bianco: quanta liberazione nel vedere questi oggetti toccati dal sole e dal cielo, dai campi, dalla fitta boscaglia che quasi pareva volerli inghiottire.
La chaise longue sospesa torna alla natura
Ho voluto inserire, delle mie creazioni, la chaise longue Tomorrow ( portata quest’anno ad Homi 2015 ), che appare sospesa nei prati, in una delle immagini più suggestive della serie.
Forse, già quando la concepii, avevo già immaginato che sarebbe passata per questa situazione liberatoria.Il cartone di questa chaisse longue , che nasce dall’uomo e dalla sua maestria, torna a sfiorare il suo stadio primordiale e fecondo della natura, degli alberi e dell’erba.
Un oggetto la quale esistenza è legata a quella dell’uomo nella sua abitazione, diventa architettura naturale e si unisce senza opporsi ad un ambiente ancora selvaggio, come può essere un prato e la fitta boscaglia vicina.
Il materiale creato dall’uomo si unisce a quello naturale
In questo esperimento ho voluto inserire anche oggetti non miei, nello specifico pezzi disegnati da Mirco Montecchi per Lab145, tutti prodotti con i loro caratteristici materiali plastici.
Ho potuto constatare con mio grande piacere che l’effetto rivitalizzante della natura sugli oggetti di arredamento è riuscito a toccare anche questi, apparentemente lontani, ma sempre derivanti da un essere legato a doppio filo dalla natura: il loro progettista umano.
Questo effetto, unito alla bellezze del loro design, ha creato tante piccole magie.
Sposare immagini e suoni per una esperienza completa
Ho avuto l’idea di aggiungere una colonna sonora a queste immagini di architettura naturale, di creare un video dell’esperienza. Non volevo però che fosse il suono delle foglie degli alberi, bensì qualcosa creato dall’uomo.
Ho scelto una nenia distorta, che sicuramente rappresenta il mio “io”, l’epoca che rappresento, le mie sensazioni.
L’intento di Vegetecture è infatti quello di mostrare la necessità di riappropriarci delle nostre intime sensazioni, delle nostre emozioni, che devono per il benessere di ognuno di noi entrare nuovamente a far parte del quotidiano.
Sono sicuro che chiunque vedrà queste immagini e ammirerà l’arredamento nella natura saprà trovare una propria colonna sonora, qualcosa che lo ricolleghi con il suo intimo. Pensate di vivere questa sensazione nelle vostre abitazioni.
Un esperimento emozionale
Vegetecture vuole mostrare come una serie di arredi e oggetti di design si possano fondere con la natura rigogliosa: questo perchè ne traggono un vantaggio esplicito, come passando da un bagno purificatore. Con lo stesso intento, spero che anche chi osserva questa nostra dolce fatica possa trarne un sospiro e uno sguardo dentro di se.
Ho fatto questa esperienza perchè è mia intenzione fare in modo, attraverso il mio lavoro, di far entrare queste sensazioni in tutte le case che avrò il piacere di curare ed arredare.